Dire quello che pensi, è la più profonda forma di accettazione di sé - Umberto Maggesi Consulente
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Dire quello che pensi, è la più profonda forma di accettazione di sé

dire ciò che pensi

Dire quello che pensi, è la più profonda forma di accettazione di sé

Ti capita di avere difficoltà a dire quello che pensi?

Dire quello che pensi non è sempre facile, dipende molto dal tuo temperamento, dalla persona con cui ti stai relazionando, dalla cornice della comunicazione, dal rapporto che hai.

A volte la gente non dice tutto quello che pensa per non offendere, per paura di essere giudicata, per evitare conflitti, oppure per ottenere un vantaggio futuro.

A volte l’atteggiamento, il ruolo o il comportamento dell’altra persona inibisce la tua capacità di dar voce alle tue critiche, bisogni, puntualizzazioni o suggerimenti.

Dire quello che pensi aiuta diversi bisogni.

La comunicazione è fatta per dar voce a ciò che hai dentro, ma se viene trattenuta, nel lungo periodo, può ritorcersi contro te stesso, minando il tuo benessere, la tua serenità e autostima.

Dire quello che pensi ti aiuta anche nell’affermazione sociale, nel mantenere la tua coerenza interna e nella capacità di gestire le relazioni.

Ti capita dopo un alterco di tornare a casa e pensare:

dire ciò che pensi“avrei dovuto dirgli…”

“non riesco mai a farmi valere”

“questa cosa mi è rimasta dentro e so che ci starò male”

“sono proprio un fallito”

“devo fargliela pagare”

Trovare un modo per dire quello che pensi, ti aiuta a eliminare “ruminamenti” celebrali a posteriori, stare meglio con te stesso e vivere più serenamente le relazioni e i conflitti.

Ti aiuta a esprimere i tuoi reali bisogni e le tue motivazioni.

Inoltre, quando esprimi liberamente il tuo pensiero, accrescerai la tua autorevolezza, le altre persone ti rispetteranno di più, notando come sei padrone di un’abilità che pochi utilizzano.

Quindi puoi dire tutto quello che pensi, così come ti si presenta?

Naturalmente no, costruire strategie di comunicazione che ti aiutano a mantenere la relazione, l’educazione e il rispetto per l’altra persona, sono ingredienti importanti.

Bisogna però disancorare la relazione “dico quello che penso” = “offendo l’altra persona”

Immagina che un tuo collega, con cui magari non hai tantissima confidenza, ti inviti per la prima volta a cena descrivendo le abilità culinarie della consorte.

Quando cominci a mangiare senti che la pasta è molto salata e anche piuttosto scotta…

cosa fai?

dire quello che pensi

Non dire quello che pensi crea incoerenza

Nel caso descritto, dire che hai mangiato un’ottima pasta, crea incoerenza fra il pensiero e la comunicazione. In questo caso non vuoi offendere la signora e mantenere una buona relazione con il collega, ci potrebbe stare, ma protrarre questa incoerenza quotidianamente, in molteplici ambiti della tua vita, rischia di farti perdere la sensazione di poter influire sulle relazioni e sulle situazioni.

Rispettare l’altra persona vuol anche dire farla crescere

Il cambio di paradigma è importante, non credo tu voglia mettere i tuoi interlocutori in una campana di vetro, gratificarli a sproposito per farli sentire bene. Essere attore nella crescita dell’altro passa anche dalla sincerità di dare un feedback che possa aiutare l’altro a migliorarsi.  Potremmo metterlo in questa forma:

“dico quello che penso” = “aiuto l’altro ad avere una nuova prospettiva”

Allenati a dire quello che pensi

Un’ottima strategia è partire da qualche accadimento che ti ha lasciato male. Una situazione in cui avresti voluto far valere le tue ragioni, ma te n’è mancato il coraggio.

Scrivi ciò che avresti potuto dire

Costruisci il tuo repertorio, mantenendo il rispetto dell’altro, l’educazione, descrivendo semplicemente le tue esigenze e motivazioni. Preparati anche alle obiezioni che potrebbero emergere.

preparati a dire quello che pensi

dire quello che pensiImmedesimati, il più vividamente possibile nella situazione, poi pronuncia a voce alta le frasi che hai scritto, fallo davanti allo specchio o filmati, in modo da poter rivedere e lavorarci ulteriormente. Immagina di essere un attore che interpreta una parte

In questo modo cominci a valutare diversi scenari, alternative al solito comportamento di trattenere tutto in te.

Continua fino a estrarre tre modi realisticamente applicabili alla situazione. Rivivi la situazione e nota come ti fa sentire quando hai diverse alternative.

Immaginati più volte, cambia alcuni dettagli, pensa alle eventuali obiezioni e a che risposte potresti dare.

non devi imparare a memoria, ma sperimentare diverse alternative al comportamento che vuoi evitare.

comincia a dire quello che pensi dove è più facile

All’inizio ti consiglio di approcciare questo metodo nelle situazioni più facili. Puoi raccontare ciò che stai facendo al tuo (alla tua) partner, a un amico o amica, in modo che possa aiutarti nel percorso.

Inizia a investire in situazioni a basso rischio, persone che magari non incontrerai più (il barista che ti ha preparato un cattivo caffè… la commessa che si ostina a propinarti quell’articolo costoso, quando hai chiarito che vuoi spendere meno…)

Più diventi abile, più sarai in grado di tenere testa a situazioni impegnative.

nel prossimo articolo vedremo qualche esempio specifico…

Per approfondire l’argomento contattami qui.



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Dire quello che pensi, è la più profonda forma di accettazione di sé

by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 4 min