
27 Ott I comportamenti dell’infelicità
Infelicità, una questione di comportamenti
Tipicamente l’idea comune è che siamo felici o infelici se ci accadono cose belle o brutte. Sovrastimiamo il ruolo degli accadimenti esterni sulle nostre emozioni, e sottovalutiamo l’importanza dei comportamenti agiti nel quotidiano.
Naturalmente è più facile sentirsi felici quando le cose “funzionano” e si ha “il vento in poppa”, si è circondati da persone belle e si fanno cose interessanti, senza perdere tempo a rincorrere obiettivi non nostri, perseguendo ciò che è davvero importante per noi…
…tuttavia queste non sono cose che accadono, ma che puoi far accadere riconoscendo i comportamenti che possono renderti infelice e acquisendo nuove abitudini quotidiane.

Fra i comportamenti dell’infelicità: accontentare tutti
Non è possibile soddisfare tutti quelli che ti circondano, in ogni aspetto della vostra relazione. Inevitabilmente incontrerai persone che la pensano in maniera diversa, hanno valori diversi e amano cose diverse. Benissimo, sono le differenze a farci crescere, il confronto costruttivo. Se qualcuno ti fa cambiare idea, provare un’esperienza nuova, mostrare una tua convinzione in maniera diversa tanto da rimetterla in discussione ben venga. La rigidità è nemica della crescita.
Ma fra i comportamenti che conducono all’infelicità, cercare di accontentare tutti, è il più subdolo. Cambiare idea per non entrare in conflitto, rimettere in discussione credenze che ritieni corrette, agire comportamenti di facciata per non compromettere la relazione, alla lunga ti peseranno aggiungendo, di volta in volta, uno strato d’infelicità alla tua vita.
Ascolta le opinioni di tutti, arricchisci la tua mappa mentale discutendo pacatamente i valori, indaga le motivazioni dietro a un comportamento che non condividi, dopo di che… fai serenamente la tua scelta, in linea con le tue credenze, valori e comportamenti. Se l’altra persona sabota la relazione fra voi è un potente segnale che forse, quella persona, non è una buona conoscenza per la tua felicità

Chiuderti nel tuo mondo
Gli orizzonti si restringono notevolmente quando ti isoli esclusivamente nel tuo mondo. Nei tuoi problemi. Nei tuoi desideri. Collocarti al centro ed erigere muri riduce notevolmente la tua vita e la tua felicità. Ricerche in campo psicosociale hanno dimostrato che aprirsi agli altri, essere disposti ad aiutare, sono chiavi importanti per la felicità. Nell’aiuto agli altri puoi allargare il tuo orizzonte, percepire una profonda e sana gratificazione e forse trovare uno scopo nella vita.
Tra i comportamenti che conducono all’infelicità il più ambito
La ricerca costante della ricchezza è il comportamento da infelice che più viene sponsorizzato dalla società moderna. Con i mille desiderata che scaturiscono dalla pubblicità. Con i comportamenti delle star e degli influencer. Ma anche con i quotidiani problemi dell’arrivare a fine mese. Abbiamo radicato l’idea che la ricchezza porti a uno stato di felicità permanente. Molti dichiarano razionalmente che non è così, ma poi sacrificano tempo, relazioni, amori per la carriera…
Diverse ricerche hanno dimostrato che i soldi non danno la felicità. Si ha un picco quando vengono soddisfatti i bisogni primari (cibo, un tetto e abiti) poi la correlazione crolla miseramente. Studi hanno dimostrato che solo menzionare il denaro, fa assumere un atteggiamento più teso, impedendoci di godere delle cose che ci circondano. La ricchezza non garantisce la felicità, ma perseguirla a tutti i costi è garanzia d’infelicità.
Volere una vita perfetta
Le aspettative che hai, determinano in maniera preponderante la tua soddisfazione per ciò che hai realizzato fin ora. Se una tua credenza è che la felicità si ottenga con una vita perfetta (qualunque cosa significhi per te tale termine) stai mettendo in campo uno dei comportamenti che ti conducono all’infelicità.
La perfezione non esiste è una frase piuttosto abusata, ma incrollabilmente vera. Non è possibile avere una vita perfetta (difficile una giornata perfetta). Se saprai conciliare le tue aspettative con la realtà e saprai godere dei piccoli dettagli positivi, la felicità sarà a portata di mano. Non è questione di accontentarsi, ma adottare una prospettiva più realistica e allargare i tuoi orizzonti.
Anche lottare per un riconoscimento…
…è uno dei comportamenti che portano all’infelicità. Quello che al giorno d’oggi viene chiamato lo status, rischia di diventare un tiranno. Chiariamoci ognuno di noi ha bisogno di un certo grado di riconoscimento, attraverso cui rafforzare la nostra autostima e migliorare la percezione di noi stessi. Tuttavia la ricerca spasmodica di un riconoscimento a qualsiasi costo rischia di farci correre per obiettivi che non sono nostri, oltreché farci sprecare molte energie e tempo.
Ottenere un riconoscimento dà soddisfazione, ma cercarlo ti rende infelice.
Fare l’edonista è uno dei comportamenti dell’infelicità
La ricerca del piacere, tanto promossa al giorno d’oggi, ti rende infelice. Anche se nel breve termine genera sensazioni piacevoli e ti fa sentire bene, alla lunga non promuove l’equilibrio e la tranquillità d’animo di cui hai bisogno per fare scelte buone per te.
La ricerca spasmodica del piacere ti chiude in un circolo vizioso di dipendenza, al punto da averne sempre più bisogno a fronte di una percezione sempre più bassa. Ricercare scopi più “alti” aumenta la considerazione di sé e nutre la felicità. Questo non significa che dovremmo negarci il piacere, ma dargli il posto che merita, senza sopravvalutarlo.
Consapevolizzare le tue abitudini è un importante esercizio di crescita personale. In questo modo puoi scegliere i comportamenti da agire quotidianamente e creare routine che ti portino a vivere una vita più felice. Con l’intervento di un counselor puoi cambiare visione sulle dinamiche della tua vita, osservarle in maniera diversa e arricchire le opzioni a tua disposizione.
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