
17 Apr La nostra azienda NON è una famiglia!
L’azienda NON è una famiglia!
Considerare l’azienda una famiglia, se può partire da una buona intenzione, non è la migliore metafora per ottenere risultati e creare un buon ambiente.
Sì lo so, questa metafora vuole intendere come, all’interno dell’organizzazione, tutti ci vogliamo bene, ci rispettiamo, collaboriamo e supportiamo. Vuole mostrare come i vertici sono “capi famiglia” che si preoccupano della loro prole. Vorrebbe mostrare come l’ambiente in azienda sia “famigliare” e saldato da ottime relazioni.
Tuttavia l’azienda non è (e non deve essere) una famiglia. Creare questa aspettativa (poi bisogna vedere per ognuno di noi cosa si intende e ci si aspetta da una famiglia) crea un gap nella realtà quotidiana. A meno che tu trovi, nella tua azienda, esattamente ciò che trovi in famiglia.

Famiglia valori e relazioni personali
Nei vari percorsi di coaching e counseling spesso ho chiesto ai collaboratori cosa intendono per famiglia e quali valori importanti ci sono. Ognuno ha giustamente espresso la sua idea. I valori personali ereditati dalla propria storia famigliare. Ogni lavoratore ha esplicitato (più o meno chiaramente) cosa si aspetta nelle relazioni famigliari.
Se ognuno ha definito la propria idea di ambiente famigliare, nessuno è riuscito a declinare completamente questi concetti all’azienda e alle relazioni lavorative.
Credo (e sono portatore) nel benessere in azienda, di buone relazioni con i compagni di un viaggio che può essere bellissimo, ricco di ottime relazioni e valori da esprimere attraverso la propria professione. Molte relazioni escono dall’ambiente aziendale per rinsaldarsi in attività che esulano dal lavoro.
Tuttavia, ho trovato che è meglio separare chiaramente l’idea di famiglia da quella di azienda.

L’imprenditrice (imprenditore) capofamiglia
Ho lavorato con una imprenditrice che mi ha contattato perché stanca e demotivata. Una piccola azienda bene avviata che però non le dava più il piacere dei primi anni, quando tutto era da costruire. Anzi, le cose sembravano procedere sempre peggio, costringendola a lavorare fino a tardi, sette giorni su sette, per risolvere tantissime beghe.
Spesso nelle sessioni risuonava il suo pensiero. “Siamo una grande famiglia“, “La mia seconda famiglia” e via su questo passo. Un pensiero agito anche nel concreto perché si faceva spesso carico dei problemi personali dei dipendenti (capaci di chiamarla anche alla sera per questioni che nulla centravano con il lavoro). Un pensiero che spesso la incastrava nel prendere decisioni nette nei confronti dei suoi. Un’idea che la costringeva a risolvere, in prima persona, i problemi per i collaboratori.
Il risultato era che l’organizzazione cominciava a presentare falle da ogni parte e lei non aveva più dita per tapparle (metafora che la dice lunga su come vedeva la situazione). Nonché uno stato di stanchezza (più vicina alla prostrazione) e di azzeramento della sua vita personale.
Un carico emotivo altissimo che la faceva vacillare.
Azienda famiglia e collaboratori
Immagina un collaboratore che ha interiorizzato il concetto del “qui siamo una famiglia“. Ci crede e ovviamente ha la sua idea di famiglia, supporto e relazioni famigliari. Certo, mi dicono molti manager e imprenditori, è una metafora, un modo per dire che ci aiutiamo e supportiamo. Questo però inevitabilmente fa scattare determinati meccanismi (anche inconsci) nelle persone che non trovano la famiglia in azienda e si sentono presi in giro. Determinate aspettative vengono continuamente disattese.
Poi arriva un momento di crisi, dove bisogna mettere momentaneamente da parte le esigenze personale, i problemi e l’empatia; i manager chiedono di più, c’è bisogno di correre, rispettare scadenze, fare sacrifici e stringere i denti… spesso è qui che la motivazione va in frantumi e si creano pesanti ricadute relazionali.
Esistono tante altre metafore
Oltre all’azienda come famiglia si possono usare diverse metafore più utili.
Come quella del viaggio, con compagni diretti verso la stessa meta che percorrono la strada in linea con i valori del gruppo.
La metafora del costruire (realizzare) qualcosa di grande, dove ognuno può dare il proprio personale contributo.
Quella di un sistema complesso (come la Terra o la natura in generale) fatto di tanti team con la propria specificità e caratteristiche, costituite da elementi importanti che contribuiscono ad arricchire il sistema.
Ti invito a essere creativo con i messaggi che dai e le metafore che usi, considerando molto bene che cosa metti in testa ai collaboratori, quali corde fai risuonare e che aspettative crei.
Con un coach e counselor sistemico hai un supporto per comunicare efficacemente i tuoi messaggi. Hai strategie chiare ed efficaci per portare i collaboratori a condividere e fare loro le inevitabili sfide sul percorso verso i traguardi dell’azienda!
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