
07 Nov La coerenza nel coaching come in ogni attività
Mi è capitato di avere clienti provenienti da disastrose esperienze di coaching o formazione.
Clienti che si erano affidati a chi esibiva attestati, certificati e compagnia bella, mostrando quanto aveva studiato, per poi rivelarsi incapace di gestire le loro esigenze.
Clienti che si sono affidati a corsi motivazionali che promettevano di cambiargli la vita, ma tornati a casa si sono ritrovato nell’identico pantano che li bloccava.
Clienti che aspettavano il cambiamento e sono rimasti delusi!
Il cambiamento non si aspetta, si agisce!
Il Mental Coach è un facilitatore del cambiamento, non fa il percorso al posto tuo, non agisce al tuo posto.
Per quanto la parola “facilitatore” possa trarre in inganno, il cambiamento è lavoro, costante e progressivo… se ti piace di più usa il termine Impegno (il tuo!)
Chiunque ti racconti che può aiutarti senza farti fare fatica, chiunque ti prometta cambiamenti duraturi con un fine settimana di formazione andrebbe trattato con i guanti e valutato al microscopio.
Il Mental Coach come facilitatore
un buon coach ha gli strumenti per aiutarti a fare chiarezza nella tua vita, nel tuo business o nella tua carriera sportiva e artistica.
Consapevolizzare le tue risorse
Consapevolizzare le tue aree di miglioramento
Fare chiarezza nei tuoi valori
Disinnescare credenze limitanti e crearne di potenzianti
Costruire strategie e routine utili al cambiamento
Davvero molta luce sul tuo cammino. Un cammino che devi compiere comunque tu!

Motivazione un tanto al Kg
Ho partecipato anch’io a seminari di formazione motivazionale, con tutta la grancassa di musica, luci, profumi e trascinatori da palco.
Seminari (se ben fatti) che sanno accendere la carica e l’entusiasmo verso una svolta della propria vita.
Seminari che sono un punto di partenza e non di arrivo. Perché poi, quando ritorni a casa o sul posto di lavoro, la carica si affievolisce, fino a spegnersi.
Il coaching è un percorso, strutturato e declinato al tuo particolare modo di essere.
non può esaurirsi in due giorni! Per quanto entusiasmanti e divertenti possano essere.
I risultati contano più degli attestati
Tenuto conto che l’attività di coaching, seppur regolata da una precisa legge, non ha (ancora) un albo specifico, è condivisibile affidarsi a qualcuno che ha studiato con scuole di serietà comprovata. Purtroppo, esistono scuole che “formano” un coach in tre fine settimana.
Ottime informazioni sono: quante ore sono state dedicate alla teoria? quante ore alla pratica? quanto tirocinio ha fatto prima di conseguire l’attestato?
L’informazione più importante: quante persone (aziende) ha aiutato negli anni di professione?
Sapere e saper fare sono due cose molto diverse, il coach che ti aiuterà deve eccellere nel saper fare.
Soprattutto il Coach deve essere coerente!
Cosa diresti di un coach che sta lavorando sulla gestione emotiva e perde il controllo gridando con il cliente? Oppure si arrabbia perché in un’aula vicina stanno facendo rumore, mettendo in piedi una pantomima degna del più becero mercato?
Mi sono capitate entrambe le situazioni e ti assicuro che non sono stati bei momenti.
Una mia cliente arrivava da un’esperienza deludente con una maestra di yoga e coach. Conosciuta prima in palestra aveva deciso di affidarsi a lei per risolvere una questione personale. Madre separata, lavoratrice, con una bimba piccola, non riusciva sempre a controllare imprevisti e contrattempi, gli è capitato più di una volta di spostare appuntamenti (qualcosa che è normalissimo nella professione di consulenza). Ebbene la sua coach, evidentemente frustrata dal dover riorganizzare l’agenda, le ha fatto una sfuriata al telefono, gridando e dandole dell’incompetente, sottolineando che il suo tempo era prezioso e non era lì a sua disposizione…
Se chi ti insegna non mette in pratica ciò che sta insegnando… scappa!
Quali risultati ha ottenuto il tuo coach?
Ecco la domanda principe a cui devi avere una risposta soddisfacente.
Non è che tutti debbano essere campioni olimpici, miliardari o i più quotati Mental Coach del Mondo… ma aver ottenuto risultati in diverse sfere della propria vita, è buon presupposto per dare fiducia al tuo futuro coach.
Infine, il coaching è relazione, un primo incontro conoscitivo e gratuito mi sembra il minimo per capire se entrambi possiamo lavorare insieme in maniera proficua.
se vuoi approfondire l’argomento o dirmi la tua opinione, contattami qui.