
16 Apr Decisioni e fallacia, una questione di visione
Piccole grandi decisioni quotidiane
Quante decisioni prendi ogni giorno, sia in area personale che professionale?
Pensa alle grandi e piccole decisioni quotidiane. Dal decidere cosa indossare quel giorno a scegliere un nuovo progetto per il tuo team. Dallo stabilire se andrai o no in palestra, piuttosto che a cena con amici, a definire se lascerai il lavoro per intraprendere un percorso imprenditoriale o da libero professionista.
Probabilmente, se dedichi qualche minuto all’esercizio, noterai che prendi tantissime decisioni ogni giorno. Qualcuna facile, altre più impegnative e diverse molto faticose.
Le decisioni, una questione di visione

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Per prendere decisioni efficaci dobbiamo superare qualche bias cognitivo, primo fra tutti la visione con cui guardiamo alla sfida.
Immagina di voler traghettare la tua azienda in un nuovo mercato. Hai esperienza nella vendita. La tua squadra di venditori lavora bene. Il marketing è stato molto abile a supportarti in passato. L’equipe della produzione è sempre stato affidabile e preciso. Insomma, hai tutte le carte per giocare anche nel nuovo mercato.
Probabilmente quello che pensano o hanno pensato tutti gli altri imprenditori. Sia che abbiano avuto successo, sia che abbiano fallito miseramente.
L’esempio che ti ho fatto è tipico della visione interna, cioè il focus sulle competenze, abilità, risorse e punti deboli della tua azienda (organizzazione, team, o personali).
Cosa manca?
Dalla visione interna a quella esterna
Quante aziende in percentuale, riferendosi al particolare mercato che vuoi affrontare, sono fallite? Per quali cause?
Ecco! Questo spostamento di paradigma è fondamentale per analizzare aspetti, non sotto il tuo diretto controllo, che potrebbero far naufragare il progetto. Una buona visione esterna, prima di prendere decisioni, è fondamentale per darti un quadro completo delle possibilità.
Purtroppo, nella competizione con la visione esterna, la visione interna ha la meglio (soprattutto se ti ritieni un esperto nel campo).
Decisioni migliori se sai cambiare prospettiva
Mentre lavori, porti avanti il tuo progetto, risolvi questioni più o meno complicate, sei immerso nella visione interna. È normale e giusto che sia così. Ma arriva il momento in cui è necessario guardare anche fuori per prendere buone decisioni.
Immagina di camminare in montagna, un trekking piuttosto impegnativo. È importante fare attenzione a dove metti i piedi, controllare lo stato del tuo copro, la fatica, la sete, il fiato. Ma è anche importante alzare lo sguardo, andare oltre le sensazioni corporee e capire dove stai andando, cosa c’è intorno, eventuali pericoli o scorciatoie.
In azienda la questione è simile, soprattutto nel Mondo moderno, con la sua complessità e volatilità. Puoi farti aiutare dal tuo team, accogliendo i loro punti di vista, le loro considerazioni. Diversi sguardi sulle due visioni ti aiutano ad aggiustare eventuali bias di cui non ti accorgi e possono darti una visione più ampia della questione.
Prendere decisioni oggi è molto complicato e richiede diverse abilità. La capacità di passare dalla visione interna a quella esterna è solo una.
Con il supporto di un counselor e mental coach puoi costruire le tue strategie per prendere decisioni migliori e, per quanto possibile, informate. Nei percorsi sistemici potrai costruire ottime sinergie con il tuo team e affrotnare le sfide del mercato con più consapevolezza.
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