
08 Nov Dal passato non puoi imparare l’imprevisto
Imprevisto, la storia non lo insegna
Imprevisto, guardarsi indietro non aiuta.
Tipicamente (e giustamente) per procedere sicuri nel futuro si osserva il passato e i risultati che ha portato. Strategie vincenti vengono reiterate, modelli funzionali vengono mantenuti, modi di relazionarsi vincenti continuano a essere perpetrati… tutto questo funziona finché… funziona.
Imprevisto in contesto VUCA
Oggi il contesto VUCA descrive la realtà che le aziende stanno vivendo
V Volatility (Volatile);
U Uncertainty (Incerto);
C Complexity (Complesso);
A Ambiguity (Ambiguo);
In questo contesto l’imprevisto, l’imprevedibile, quello che Nassim Taleb ha così ben descritto nel suo libro “Il cigno nero” è sempre dietro l’angolo.
Quell’evento al di fuori della nostra esperienza, mai accaduto, oltre ogni nostra previsione a cui nessuno ha pensato.
La storia è ordinata
Quando studiamo la storia (con il senno del poi) molti eventi ci paiono giustificati da cause, concause, effetti che hanno prodotto risultati. L’imprevisto trova una spiegazione (a posteriori) che soddisfa la nostra mente causale.
Pensiamo alla prima guerra mondiale. Gli inizi del XX secolo non vedevano guerre da decenni, contro una cascata di innovazioni come l’elettricità, l’automobile, il cinema e (troppo spesso dimenticata) la pastorizzazione alimentare.
Insomma sembrava proprio che l’uomo (almeno in Europa) avesse abbandonato la guerra e fosse lanciato verso una crescita tecnologica, sociale, culturale…
…fino al 20 luglio 1914 che vide accadere il più sanguinoso conflitto mai visto dove persero la vita quasi dieci milioni di soldati (senza considerare i ventuno milioni di feriti).
A scuola avrai studiato come, l’assassinio dell’arciduca erede al trono d’Austria-Ungheria Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este abbia innescato il conflitto. Forse la tua insegnate è stata un po’ più accurata raccontandoti della situazione politica fra le potenze, la politica della Germania e il ruolo del kaiser Guglielmo II…
Bene, ma tutte queste ordinate cause prima della fatidica data non sono state viste da nessuno. Tutti si crogiolavano nell’ottimistico positivismo e sognavano un futuro di pace e prosperità.
Imprevisto, aziende e mercato.
Forse ti è venuto un pensiero del tipo: “beh grazie Umberto per la lezione di storia, e quindi?”
Tutto quello che abbiamo detto vale anche nelle realtà aziendali. Il passato, le crisi, gli scivoloni (a cui tutti danno spiegazioni razionali che… se lo avessi saputo prima) non ci preparano per gli imprevisti del futuro. Ciò che l’azienda ha fatto per prosperare non è sicuro che aiuti a prosperare anche in futuro.
ATTENZIONE! Non sto dicendo che imparare dal passato non sia utile. Ci permette di evitare gli stessi errori. Quello che voglio passare è che, in un contesto altamente volatile e imprevedibile, ci vogliono altre strategie e paradigmi mentali.

Usa e promuovi il pensiero creativo, disegna scenari problematici
Il confronto nel team e il contributo di ogni membro sono fondamentali. Immagina riunioni dove, esclusi gli errori del passato, valutate cosa potrebbe succedere alla vostra azienda. Niente story case, ma esclusivamente pensiero creativo.
Immagina se nel 2018 un’azienda avesse valutato la possibilità di una pandemia globale e conseguente lock down (tra l’altro questo non era proprio un imprevisto, in quanto molti scienziati hanno cercato di metterci in guardia). Immagina se il top management avesse preso in seria considerazione questa eventualità preparandosi con largo anticipo: mascherine, disinfettanti, struttura per lavorare a distanza, formazione dei collaboratori…
Ovviamente non possiamo attrezzarci per ogni imprevisto, ma creare una struttura agile e altamente flessibile che possa adattarsi velocemente ai cambiamenti deve essere la priorità di ogni organizzazione che vuole sopravvivere. Dedicare del tempo ad allontanarsi dalla storia, dal già accaduto e lasciare spazio a insospettabili nuovi scenari, permette un importante cambio di paradigma in tutta la tua organizzazione.
Prevedere l’imprevisto non è possibile… altrimenti non sarebbe imprevisto. Ma uscire dal circolo vizioso del già accaduto, degli schemi che hanno funzionato in contesti diversi, dal solco tracciato dalle abitudini è possibile e anche auspicabile per aziende che vogliono sopravvivere.
Cambiare i paradigmi mentali e le abitudini più facile e veloce con un coach e counselor. Per ogni approfondire scrivimi QUI.
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