
12 Feb Motivare e valorizzare i collaboratori
Motivare e valorizzare la grande sfida
Motivare e valorizzare i collaboratori è la sfida che impegna oggi la gran parte delle aziende. Il mercato del lavoro è polarizzato fra chi fatica a trovare un posto di lavoro e chi può permettersi di scegliere azienda, ruolo e paese in cui lavorare. Naturalmente, chi può scegliere, sono le persone con un più alto curriculum scolastico e lavorativo, i talenti che le aziende si contendono.
Inoltre, far collaborare le persone non è semplice. Ognuno ha i suoi valori e le sue credenze, nonché obiettivi personali. L’abilità del leader è quella di far convergere tutti questi aspetti al servizio della mission aziendale. Per fare questo il manager deve conoscere i suoi, averli messi alla prova, avergli lasciato un minimo di autonomia per farsi un’idea del loro grado di competenza e maturità.
L’ambiente esercita una grande pressione
Per motivare e valorizzare i collaboratori bisogna costruire l’ambiente giusto essere dei bravi manager giardinieri (qui trovi l’articolo su questo aspetto) che preparano il “terreno” la giusta quantità di luce e ombra, l’acqua sufficiente a rendere rigoglioso il loro giardino.
Immagina di assumere una persona motivata, con le più importanti skills per il ruolo, capace di creare buone relazioni e che prende a cuore le sfide aziendali. Metti questa persona in un ambiente dove c’è poca collaborazione. Insieme a persone che non curano la relazione, anzi tendono a chiudersi e non condividere. Un gruppo di persone che esegue il proprio compito con diligenza, ma poco entusiasmo e si occupa esclusivamente di ciò che è scritto nel mansionario.
Cosa succederà a quella persona? Certamente non si troverà bene in quel ambiente. Tendenzialmente cercherà di andarsene il più presto possibile, con tutto lo spreco di tempo e denaro per la sua formazione. Oppure tenderà al ribasso, allineandosi ai colleghi che ha intorno. Un processo naturale che investe tutti: tendiamo (chi più velocemente, chi meno) a uniformarci al gruppo dei pari o alle persone che frequentiamo maggiormente.

Motivare e valorizzare un processo continuo
Una persona che decide di venire nella tua azienda è già motivata (se non altro dall’ottenere uno stipendio), se poi poteva anche permettersi di scegliere altre organizzazioni, vuol dire che ha fatto opportune valutazioni e scelto voi. Quindi l’idea è non smontare la sua motivazione, ma dargli ulteriori stimoli a impegnarsi.
Sfide realistiche e ambiziose sono un ottimo modo per motivare. Una mission aziendale sfidante, con un radicato senso dell’impegno del collaboratore sono un ottimo punto di partenza.
Poi abbiamo i valori aziendali, che stanno diventando un ulteriore parametro per la scelta di dove lavorare. Collaborare con un ‘azienda che rispetta l’ambiente, che promuove iniziative per la comunità, che si attiva realmente per costruire un ambiente inclusivo che valorizzi tutti è certamente motivo di orgoglio e incrementa motivazione e senso di appartenenza.
Crescita!
Oggi i lavoratori vogliono continuare a crescere mentre lavorano. Chiedono percorsi chiari di carriera e occasioni per migliorare come persone. Le aziende che hanno compreso queste esigenze promuovono corsi di formazione in vari ambiti, anche non strettamente legati al ruolo. Corsi di comunicazione efficace, di gestione dei conflitti o di intelligenza emotiva sono il primo passo per costruire un ambiente dalle relazioni più distese.
Altre aziende promuovono programmi di finanziamento agli studi universitari. Ma anche corsi di formazione non strettamente legati all’azienda, ma utili per il collaboratore, come corsi di economia, per aiutare a scegliere il conto in banca o il mutuo più adatti alle loro esigenze. Magari si potrebbe, per i più giovani, organizzare un corso che spieghi i diritti e doveri di un affittuario e del proprietario della casa, come contrattare un affitto (o mutuo). Oppure un corso per investire in modo oculato i capitali o come costruire una pensione integrativa.
Feedback puntuali ed efficaci
Lo strumento di relazione più utilizzato (nel bene e nel male) in azienda è il feedback. Che sia per riconoscere i meriti dei collaboratori o per reindirizzarli a correggere un comportamento, è lo strumento di relazione più importante per motivare e valorizzare. Efficace se utilizzato bene e contestualizzato alla persona a cui lo stai dando.
Essere leader non significa comandare e pretendere risultati, ma lavorare insieme ai tuoi e costruire buone relazioni.
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