Perdere talenti, oggi è più facile

Nel mondo moderno è più facile perdere talenti

Perdere talenti importanti è il problema più pressante che investe le aziende al giorno d’oggi. Chi se ne va anche senza avere un nuovo posto di lavoro (great resignation) o chi “tira i remi in barca” (quiet quitting) provoca pesanti ripercussioni sulla performance dell’azienda.

Immagina cosa significa perdere una figura apicale con anni di formazione ed esperienza nell’azienda. Una figura competente che ha sempre preso a cuore le problematiche aziendali, ha saputo farvi fronte e trovare soluzioni anche geniali.

Hai persone così nel tuo team?

Perdere talenti si rimedia sempre tardi

Poco meno di un mese fa mi ha chiamato un’azienda che è nel mercato dell’illuminazione con cui ho lavorato qualche anno fa. Abbiamo riorganizzato il management in ottica di migliore comunicazione/collaborazione e condivisone del lavoro. Una collaborazione che ha dato ottimi frutti, aiutando l’azienda a cavarsela egregiamente in periodo pandemico.

Il titolare mi ha informato, piuttosto costernato, che una delle figure di spicco, una manager nel team commerciale, ha rassegnato le dimissioni. Come gli ho insegnato a fare ha chiesto un colloquio chiarificatore per comprendere i motivi di tale decisone.

“Ho scoperto che era insoddisfatta” mi ha detto. “Che non provava più la passione di un tempo per il ruolo, che sentiva di non crescere… ma io l’ho sempre trattata allo stesso modo!”

Ecco, forse è proprio qui il problema. Tratti SEMPRE allo stesso modo i tuoi collaboratori? Oppure tieni conto della loro evoluzione, degl’inevitabili cambiamenti che ci investono nel tempo?

Comunicazione Relazione e feedback continui

Uno dei motivi per cui si rischia di perdere talenti è dare per scontata la loro soddisfazione, magari allentando la comunicazione, intiepidendo la relazione e non facendo più caso ai feedback che l’altro ci dà.

Una periodica revisione della situazione, delle aspettative e il coinvolgimento continuo nell’organizzazione dell’azienda sono i modi per monitorare costantemente i collaboratori. Trovare il tempo per questo, nonostante le problematiche del lavoro, gl’inevitabili intoppi, la situazione volatile e imprevedibile del giorno d’oggi è fondamentale.

Se ti capita di pensare qualcosa del tipo: “Non ho tempo per occuparmi anche di questo!” pensa a cosa ti costa perdere un ottimo manager, quanto ti costa la ricerca e formazione di un nuovo manager che dovrà inserirsi nel team.

In questo caso specifico all’azienda è costato anche in termini di clienti. Eh sì! Un buon collaboratore che sa creare buone relazioni con gli stakeholder tipicamente li porta con sé che sia un commerciale, un buyer, un tecnico o qualsiasi altra figura che interagisce al di fuori dell’azienda.

Perdere talenti costa

Perdere talenti costa in termini economici, di tempo e di carico emotivo. Quando hai la persona giusta al posto giusto continua a nutrire la sua fidelizzazione, stai molto attento ai feedback che ti dà (consigli, critiche, proposte di progetti) queste sono informazioni importanti per comprendere cosa sta accadendo nel suo mondo interiore.

Ovviamente i desiderata del collaboratore devono essere inquadrati negli obiettivi e possibilità dell’azienda. Ma ti assicuro che, quando c’è consapevolezza e volontà, da entrambe le parti si arriva sempre a un compromesso win win.

In questo caso, al mio cliente, è costato molto e ora stiamo lavorando per ricostruire il team e dare al nuovo manager tutte le risorse per poter compensare la perdita.

Cosa avrebbe potuto fare l’imprenditore?

Se non hai tempo organizza uno…

sportello di counseling. Piuttosto che rischiare di perdere talenti appoggiati a un counselor che si occuperà di monitorare il clima aziendale, organizzare colloqui one to one e di team con i tuoi collaboratori, darti feedback puntuali sull’evoluzione delle relazioni, delle aspirazioni e delle problematiche dei tuoi.

Avere un supporto costante quando tutto va bene è fondamentale per non trovarsi in situazioni come quella che stiamo gestendo. Certo che a tutto c’è rimedio, ma non è proprio necessario trovarsi alle strette, quando l’emergenza porta un grande carico di stress (e costi).

Un counselor (coach) può supportarti nel costruire solide relazioni, mantenere alta la motivazione dei tuoi, collaborare a costruire un ambiente sereno e di collaborazione e aiutare i tuoi a gestire le crisi relazionali o i problemi di comunicazione.

Per approfondimenti o prenotare un colloquio puoi scrivermi qui.

La consapevolezza ti renderà libero!

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