
28 Dic Valutare l’anno passato
La fine dell’anno è il momento in cui si fa un bilancio di cosa è andato bene e cosa è andato male nell’anno trascorso.
Si riflette su successi e insuccessi, si “spera” che i primi aumentino e i secondi diminuiscano.
Magari, i più ardimentosi, fanno propositi per il nuovo anno, muovendosi un po’ a casaccio fra aspettative, vincoli, sensazioni e la percezione che hanno di sé.
tutto un po’ confuso!
Ma c’è un metodo più razionale per valutare l’anno passato.
Le “cose” non vanno né bene, né male… sia nell’anno passato che in quello futuro!
…sono le tue azioni a produrre risultati attesi o risultati disattesi. Sono le azioni che hai compiuto di più che spostano i risultati da una parte o dall’altra.
Consapevolizza questo aspetto della tua vita, cominciando a focalizzarti su ciò che hai fatto o che non hai fatto, su ciò che hai fatto molto o poco, nell’anno trascorso.
Bene e male non significano nulla!
Trova un metodo per misurare i risultati in ogni area della tua vita. Una misura delle aspettative e una dei risultati realmente ottenuti.
Ad esempio, ragionando sull’area economica, quanto ti aspettavi di risparmiare nell’anno passato? E quanto hai risparmiato realmente?
Oppure, quanto aumento di stipendio ti aspettavi? E quanto (se lo hai avuto) sei riuscito a ottenere?
In altre aree della vita potrebbe essere:
Quanto tempo per te (i tuoi hobby, le tue attività preferite, lo sport, le attività culturali, la relazione con i tuoi cari…) ti aspettavi di ricavare? Quanto tempo hai effettivamente dedicato a questo?
Quante nuove relazioni hai instaurato? Quante ti aspettavi di crearne?
Tutto è misurabile, riflettici e troverai certamente un criterio buono per i tuoi obiettivi
Rivedi l’anno passato.
Trovato un modo per misurare i risultati che ti interessano, è venuto il momento di ripensare all’anno passato. Mese dopo mese, o settimana dopo settimana.
In questo possono aiutare i Social, con le loro storyboard, oppure le foto scattate giorno dopo giorno, come le chat dei vari servizi di messaggistica.
Non fidarti solo della tua memoria, usa strumenti più metodici e scopri quante cose la mente dimentica, generalizza o distorce!

Adesso passa alle azioni.
Per ogni area che ti interessa, tenendo presenti i risultati attesi e quelli reali, rifletti attentamente su quali azioni hai fatto per ottenere quel risultato e scrivile. In questa fase è molto importante che ti dedichi esclusivamente a ciò che è in tuo potere controllare.
Dagli esempi precedenti:
Hai risparmiato più soldi di quanto prevedevi, hai…
fatto attenzione alle spese domestiche…
cambiato supermercato…
comperato un’auto che consuma meno…
rinunciato alle vacanze…
trascorso le vacanze in una località più economica…
Non hai raggiunto l’aumento di stipendio che ti aspettavi, hai..
svolto il tuo lavoro nel medesimo modo in cui lo svolgi da 15 anni…
intensificato le relazioni con i tuoi colleghi (cominciando a partecipare ad aperitivi e cene aziendali)…
incrementato il tuo inglese (anche se non ti è utile per il tuo lavoro)….
Non hai dedicato il tempo che avevi stabilito ai tuoi interessi, perché…
continui a lavorare dodici ore al giorno…
nei we sei uscito di casa raramente, preferendo riposare…
hai partecipato solo a un paio di feste di amici, ma ti sei divertito molto…
non hai trovato il tempo per andare in palestra…
Sei riuscito ad allacciare il numero di relazioni che ti sei proposto, perché…
sei diventato più propositivo nell’organizzare eventi in cui incontrarsi…
hai mantenuto una relazione telefonica o via email con le persone che hai conosciuto…
hai gestito il tuo tempo e i tuoi impegni, in modo da trovare occasioni per frequentare nuove persone…
Una strategia razionale.
Se hai fatto un buon lavoro sull’anno passato, hai un elenco di azioni/comportamenti/atteggiamenti che hanno funzionato e che non hanno funzionato.
Tutti comportamenti sotto il tuo controllo che puoi modificare… Evitando quelli che ti allontanano dai tuoi obiettivi e rafforzando (facendole diventare abitudini) quelli che ti avvicinano.
Su come farlo hai numerosi articoli nel mio blog, l’importante è conoscere esattamente cosa fai che funziona e cosa fai che non funziona.
Spesso nella vita navighiamo a vista. Le discipline del coaching e counseling hanno sviluppato strumenti per misurare e gestire le azioni specifiche che portano o meno a un risultato atteso.
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