Counselor, parlare al mercato

Counselor, sai parlare al mercato?

Per chi come te vuole lavorare con le aziende è necessario sapersi proporre in modo corretto. Parlare al mercato, più che parlare di noi counselor. Utilizzare il linguaggio giusto e mostrare che, un percorso di counseling, è misurabile nei suoi effetti sull’organizzazione.

Parlare al mercato significa comprenderne i bisogni

Per molti di voi sarà scontato, credo che sia importante in ogni caso soffermarsi su questo punto. Capire quali sono i bisogni di manager e imprenditori e cominciare da lì per una proposta mirata che metta in risalto il valore aggiunto di un counselor in azienda.

Un counselor in azienda per stare nel mercato

Altro aspetto importante è avere gli strumenti comunicativi per valorizzare la figura del counselor in azienda.

Intervenire a problema già conclamato è molto più impegnativo che prevenire. Anche a livello di azienda, un problema conclamato ha già prodotto i suoi effetti nefasti (ad esempio perdita di denaro, perdita di tempo, rotture relazionali, escalation emotiva…) con conseguenti costi e perdita di performance che ricade sull’organizzazione.

Parametri di misurazione dell’intervento

Imprenditori e manager devono far quadrare i conti. Inutile che ci giriamo intorno, per ogni investimento deve essere chiaro il ROI, il modo di misurarlo e le tempistiche. So bene che non è sempre facile, abbiamo a che fare con persone e sistemi complessi.

Tuttavia, ogni aspetto è misurabile in qualche modo. Dare un programma di performance dell’intervento può fare la differenza fra l’essere messi alla porta o ingaggiati.

Aspetti generali e ricadute positive del counseling

Un altro punto da saper padroneggiare è come, l’intervento del counselor, abbia ricadute “secondarie” sui singoli e quindi sull’organizzazione. Comunicando efficacemente questi aspetti aprirai, nella mente del cliente, scenari sempre più vantaggiosi che lo aiuteranno a competere nel mercato e ad avere una chiara visione dell’utilità dell’intervento.