Educare consapevolmente - Umberto Maggesi Consulente
18008
wp-singular,post-template-default,single,single-post,postid-18008,single-format-standard,wp-theme-bridge,bridge-core-2.0.9,cookies-not-set,qode-quick-links-1.0,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-theme-ver-19.6,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-6.1,vc_responsive
 

Educare consapevolmente

educare crescere

Educare consapevolmente

Per educare consapevolmente bisogna conoscere

In che modo un bambino riesce a sviluppare una personalità adulta? Quali sono i fattori che facilitano la sua autonomia?

Partiamo da queste domande differenziando i bisogni di un giovane cucciolo umano. All’inizio il bisogno è protezione, cura. Il bambino non è autosufficiente e ha bisogno di tutto. L’accettazione da parte delle figure di riferimento è una parte importante nella costruzione dell’immagine del sé, un rafforzamento dell’Io.

educare crescere figli

Anno dopo anno le cose cambiano e deve cambiare il modo di educare.

Educare consapevolmente costruendo autonomia

Poco alla volta, il giovane, diventa capace in aree circoscritte della vita. Mangia in maniera autonoma. Impara a prendere ciò di cui ha bisogno. Impara a vestirsi da solo e a scegliere i vestiti da indossare. Impara ad avere cura delle proprie cose.

Tutto questo avviene se…

…le figure di riferimento gli permettono di costruire la sua autonomia.

Mi trovo spesso ad assistere, negli spogliatoi della palestra, a scene di bambini che vengono vestiti da genitori o nonni. Il piccolo si limita ad alzare un braccio o una gamba e il solerte adulto infila l’indumento, abbottona, aggiusta, sistema, allaccia…

Genitori, meno consapevoli, saltellano intorno al pargolo pacificando tutte le difficoltà. Vestendo. Servendo. Portando la cartella. Accompagnando. Assistendo… fino a ritrovarsi con un adolescente che non ha mai fatto nulla da solo.

In questo modo si è uccisa l’autostima del giovane e la sua capacità di affrontare sfide.

L’autostima si rinforza facendo

educare crescere figliEducare consapevolmente, significa lasciare che il piccolo affronti le sfide (ovviamente proporzionate all’età del giovane) rafforzando la percezione di autoefficacia. Questa può essere descritta come la percezione di poter dominare il mondo. Inoltre sviluppa la capacità di gestire il disagio e un minimo di resilienza (a questo proposito leggi l’articolo specifico qui).

Un giovane che ha scarsa percezione di autoefficacia, vedrà pericoli ovunque. Sentendosi incapace di affrontare le sfide quotidiane, tornerà al comportamento che gli ha garantito protezione, cioè ripararsi dietro le gonne di mamma (o i pantaloni di papà… fa poca differenza).

Permettere a tuo figlio di fare (e sbagliare e rifare…) gli permette di costruire i “mattoncini” che lo aiuteranno a sfide molto più importanti in età adulta. (su questo argomento ti consiglio il bellissimo libro di Pietro Trabucchi: “Tecniche di resistenza interiore“).

Sfide e messaggi

Quindi compito del genitore e costruire delle difficoltà, lasciando il giovane a gestirle. Educare consapevolmente significa anche dare i giusti messaggi, che siano sempre di rinforzo e sottolineino come l’impegno e la determinazione del piccolo hanno prodotto un risultato. Che sia imparare ad allacciarsi le scarpe, andare i bicicletta o arrampicarsi su un albero. Il bambino deve poter sperimentare e sperimentarsi, provare, sbagliare, ricominciare…

Anche i conflitti con i coetanei sono occasioni di crescita e della possibilità di sviluppare competenze sociali. Se l’adulto interviene a ogni conflitto compie un danno che si ripercuoterà sul futuro del giovane.

Dare messaggi di possibilità (tu puoi farcela) radicalizza nel giovane la percezione che le sfide si possono superare. Insistere su messaggi che privilegiano l’impegno e la determinazione, radicalizza nel giovane l’idea che con impegno e metodo si può arrivare ovunque.

Educare consapevolmente attraverso l’esempio

Per imparare ad agire nel mondo, il bambino implementa i modelli di riferimento che ha intorno a sé. Non sa nulla di come si agisce nel mondo, per cui osserva i genitori, le maestre, eventuali figure alloparentali. Tipicamente il processo verso la condizione di adulto prevede cinque passaggi.

  1. Assunzione di un modello di riferimento
  2. Memorizzazione del modello
  3. Imitazione del modello
  4. Radicalizzazione del modello
  5. Identificazione con il modello

Questo vale per tutte le specie evolute. I cuccioli di predatori imparano a cacciare osservando la madre, memorizzando come si fa.  Imitano prima col gioco, poi con piccole e facili prede. Rafforzano l’apprendimento con la ripetizione radicalizzando il modello. Poi diventano essi stessi adulti predatori, identificandosi completamente con il modello.

Quindi educare consapevolmente significa anche chiedersi:

Che modello sto offrendo a mio figlio?

Quali figure di riferimento orbitano intorno a lui?

Che modelli apprende dai media a cui è esposto?

Un bellissimo video che mostra il modellamento dei bambini

La sofferenza (frustrazione) è parte del processo di crescita

Nella nostra società cerchiamo di eliminare la sofferenza. Il grado di sofferenza che siamo disposti ad accettare è sceso ai minimi storici. I nostri bambini non sono più allenati a gestire il disagio, perché c’è qualcuno che gli risolve i problemi immediatamente. Che sia allacciarsi le scarpe, vestirsi o la stanchezza del camminare (vedo sempre più enormi bambini in piccoli passeggini). Tutto questo accade anche perché abbiamo sempre meno tempo da dedicare a una educazione consapevole.

Ho parlato di allenamento a gestire il disagio perché un’ottima scuola è lo sport. Lo sport è un facilitatore dello sviluppo della personalità adulta. Lo sport abitua a sopportare la sofferenza, la tensione emotiva e fisica, l’abbandono (alla fine sei solo nella tua performance e ti prendi la responsabilità di ciò che sai fare), la sconfitta.

educare crescere figli

Educare consapevolmente oggi

La società attuale non aiuta a educare consapevolmente, i modelli di riferimento che offre sono deboli, puntati all’immagine, all’apparire piuttosto che essere. Modelli che insegnano a essere più furbi che capaci, addirittura il valore dell’impegno è visto come negativo.

In una famiglia con cui ho lavorato, il figlio maggiore di diciassette anni stigmatizzava il padre per il suo impegno lavorativo. Invece il ragazzino facendo il PR per discoteche, guadagnava quasi quanto il padre lavorando nei fine settimana. I modelli che ha radicalizzato erano dei coetanei che potevano comperarsi ogni sorta di accessorio alla moda.

Ricordiamo che i modelli di riferimento possono venire dalla TV, Internet, Social… quanti giovani di oggi vogliono fare gli youtuber o inventare la app che gli permetterà di vivere di rendita tutta la vita?

Il mestiere del genitore è sicuramente il più difficile del mondo, ma anche il più bello e il più importante. Educare consapevolmente all’indipendenza è un regalo per il giovane e per la società tutta!

Per approfondire contattami ora



Risorse per te

Entra nella community, coltiva e potenzia i tuoi talenti

Riceverai Immediatamente

lo strumento di valutazione delle aree più importanti della tua VITA





* Facendo clic su “Desidero iscrivermi”, accetti la nostra politica di privacy. Se cambi idea, puoi annullare l'iscrizione facendo clic sul link che trovi nella parte inferiore della newsletter.

Educare consapevolmente

by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 5 min