
20 Feb Gestire la rabbia, prima che sia troppo tardi
Gestire la rabbia, cogliere i segni premonitori
Claudio è un manager di un’azienda di servizi informatici, è venuto da me per gestire problematiche legate allo stato emotivo.
“Devo gestire la rabbia, prima che combini qualche sciocchezza”
Alla mia richiesta di comprendere cosa lo ha spinto a rivolgersi a me, ha risposto:
“Bah… segni premonitori. Settimana scorsa ho sfondato un vetro con un calcio.”
comprendere, prima che sia troppo tardi, la china che sta prendendo il tuo comportamento è un forte elemento di consapevolezza.
Claudio ha deciso di chiedere aiuto prima che la sua rabbia si trasformasse in violenza, temendo che a farne le spese sarebbe stata la sua compagna e il figlio.
Per gestire la rabbia ci vuole coraggio
Rendersi conto di non riuscire a gestire la rabbia e chiedere l’aiuto di un professionista, sono due passi molto distanti. Ci vuole coraggio per fare coming out, capire che che le sole proprie forze non basteranno a disinnescare quella spirale.
Ci vuole un grande amore per chi ci sta vicino, mettendo la loro sicurezza davanti all’ego.
Gestire la rabbia è un allenamento quotidiano
I comportamenti che agisci sono stati, magari, funzionali in un particolare momento della tua vita o in una particolare situazione, ma in altri contesti o tempi diventano disfunzionali e minano la tua qualità di vita. Oppure possono esserci cause legate all’autostima, alla sicurezza in sé stessi
Cambiare questi comportamenti e allenarne di nuovi è una pratica quotidiana, che è meglio cominciare prima che sia troppo tardi. L’autocontrollo si può allenare come mostrano numerosi esperimenti in campo psicologico e sociale (vedi Prof. Thomas Denson).

Gestire la rabbia quando serve
Gli stati emotivi hanno sempre un valore per noi, se agiti nel giusto contesto. La rabbia è un sentimento che nasce quando ci sentiamo defraudati di qualcosa che riteniamo sia nostro diritto, entra in gioco se qualcuno invade i nostri confini o si approfitta di noi.
C’è anche una rabbia che ci aiuta a reagire e a uscire dai guai. È l’emozione che in centinaia di migliaia di anni, ha aiutato i nostri progenitori a difendere se stessi e la prole dalle minacce dell’ambiente e che, a differenza della paura, li spingeva all’attacco e non alla fuga.
La rabbia positiva, nella vita di tutti i giorni, ci dà l’energia per abbattere l’ostacolo che ci impedisce di realizzare un bisogno o un desiderio: scatta in noi quando ci sentiamo defraudati , o quando non accettiamo un’ingiustizia. Senza questo stato emotivo non avremmo la forza per affermare i nostri valori e far valere i nostri diritti. Compreso il mondo del lavoro.
La rabbia negativa ci porta a disprezzare le altre persone e a perseguire idee di vendetta, oppure a sfogarci e scaricare la tensione, per lo più su chi non ha colpa (se non quella di starci vicino).
Gestire la rabbia, prima che sia troppo tardi
Riconosci come “normali” alcuni di questi comportamenti?
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In caso di disaccordo ricorri spesso alla violenza verbale
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Agisci comportamenti denigratori nei confronti di persone a te vicine
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Sei irascibile e aggressivo sia con le persone che con le cose
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Sei intollerante davanti a una situazione disagevole (bloccato nel traffico, in coda a uno sportello, di fronte a un imprevisto)
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Abusi di alcool per stare “più tranquillo”
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Ritieni che le cause dei tuoi insuccessi siano ascrivibili alle altre persone
Gestire la rabbia secondo la tua storia e inclinazione
Amo dire che siamo tutti meravigliosamente diversi, l’origine di un comportamento può nascere da molti fattori, credenze, cause e adattamenti. Non esiste una ricetta uguale per tutti, ma con un percorso di coaching è possibile identificare e disinnescare eventuali blocchi o credenze limitanti, allenando comportamenti che rinforzano il tuo autocontrollo.
Per una valutazione dei tuoi personali bisogni, contattami senza impegno qui.