
15 Giu Parole ricordi e percezione
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Parole ricordi e percezione, ciò che dici è IMPORTANTE
In una comunicazione il linguaggio verbale (parole) conta il 7% quello para-verbale (tono, volume, cadenza…) 38% e il non-verbale 55% (linguaggio del corpo, espressioni)…
Questa interpretazione degli studi di Albert Mehrabian è una sciocchezza totale. Immagina di assistere a una conferenza, senza che il relatori pronunci le parole. Tu capiresti il 55% attraverso il linguaggio non-verbale?
O, più probabilmente, non capiresti niente?
Parole ricordi e percezione, un esperimento
È molto famoso l’esperimento di Loftus e Palmer (1974) che ha evidenziato come, il cervello, rimodella i ricordi e la percezione a seconda delle parole usate per narrare un evento.
L’obiettivo centrale dell’esperimento era stabilire fino a che punto il linguaggio influenza la percezione della realtà. A 45 studenti volontari è stato mostrato un breve video in cui un’auto si scontrava con un’altra.
Dopo la visione, il gruppo è stato diviso in cinque sottogruppi. Tutti i partecipanti hanno dovuto rispondere sostanzialmente alla stessa domanda, solo che per ogni sottogruppo è stato utilizzato un verbo diverso:
- 1: A che velocità pensi che andassero le auto che si sono schiantate?
- 2: A che velocità pensi che andassero le auto che si sono scontrate?
- 3: A che velocità pensi che andassero le auto cha hanno avuto una collisione?
- 4: A che velocità pensi che andassero le auto che si sono incidentate?
- 5: A che velocità pensi che andassero le auto che sono venute in contatto?
I risultati dell’esperimento…
…hanno mostrato che, sebbene tutti i volontari avessero guardato lo stesso video, il valore delle parole era determinante nei loro ricordi e percezione. Le risposte variavano a seconda del verbo utilizzato nelle domande.
Un verbo tendenzialmente “aggressivo” portava i volontari a pensare che le macchine stessero andando più veloci. Al contrario, se il verbo era più “morbido”, la stima della velocità era più bassa.
Il lavoro della dottoressa Elizabeth Loftu è continuato, dimostrando come, attraverso un uso sapiente del linguaggio, poteva indurre ricordi di fatti mai avvenuti. Come convincere il soggetto che, da bambino, si era perso in un centro commerciale o di aver visto qualcosa che, in realtà, non c’era mai stata.
Le parole che scegli modificano la tua percezione e i tuoi ricordi! Questo concetto è ben presente nei colloqui con psicologi o in caso di testimoni di un delitto. Bisogna fare molta attenzione a come si pongo le domande per non indurre ricordi artificiali.
Pensa a quanto potere hanno i mass media con la loro comunicazione mirata! Dando importanza a un argomento, mettendo in ombra o in luce ciò che desiderano nascondere/mostrare. Le parole scelte possono cambiari i ricordi e la percezione rispetto a eventi o prodotti commerciali, personaggi famosi e addirittura l’etica di una società.
Il Mental Coaching ti aiuta a difenderti da chi cerca di influenzarti e a creare una comunicazione con te stesso funzionale al tuo benessere.
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