
30 Set Perfezionismo patologico… poco utile!
Il perfezionismo patologico
Fare ogni cosa a “regola d’arte” è un ottimo modo per ottenere risultati, tuttavia esagerare con il perfezionismo rischia di minare i tuoi obiettivi… o farti rimanere sulla linea di partenza.
Ti riconosci in uno di questi comportamenti?
Bloccato ancora prima di cominciare
Il tuo lavoro (progetto, decisione) non ti soddisfa mai? C’è sempre qualcosa da migliorare, da controllare, da sistemare… da perfezionare?

Nessuna delega
“Chi fa da sé fa per tre!“
Seguire integralmente e a ogni costo questo proverbio non ti è molto utile, rischi di trovarti sommerso dai compiti che non vuoi delegare perché sei convinto che gli altri non saprebbero farli bene come te.
Riempirti di “cose”
Quando devi fare un viaggio, anche breve, riempi le tue valigie di cose inutili perché… “Potrei averne bisogno…” o “E se capitasse qualcosa? Meglio essere pronti…”
Alla fine ti trovi ingombrato da valigie, borse, borsettine che ti impacciano e alzano il tuo livello di stress.

Sei un procrastinatore seriale?
Tendi a rimandare continuamente? Forse perché le tue aspirazioni (di perfezionismo) sono irrealistiche.
Se le aspettative sono irrealistiche l’ansia cresce dentro di te, ingigantendo i problemi e la convinzione di non poter mai raggiungere la perfezione.
Guarda il video per qualche consiglio utile
Consapevolizza che nessuno è perfetto
Magari te lo dici già, ma se poi cadi nell’ansia da perfezionismo, vuol dire che non ci credi davvero… oppure che questo importante concetto non riguarda te.
Che cosa ho io di speciale, per dover essere sempre perfetto?
Ecco una buona domanda da farti quando l’ansia cresce. In un mondo di meravigliosa imperfezione cosa credi di essere per cercare la perfezione a ogni costo? Quali sono i pensieri o le credenze che ti fanno cadere in questa ricerca poco utile?
Strategie per gestire il perfezionismo
Impara a conoscerti, nei tuoi pregi e nei tuoi difetti. Fai una lista delle tue qualità e di ciò che devi migliorare. Tienila in evidenza e rileggila ogni giorno.
Ricorda che per conoscere te stesso devi agire, l’immobilismo e la procrastinazione non ti aiutano in questo senso.
Attento a convinzioni “tutto o niente”. Cose del tipo “O lo faccio come dico io, oppure non se ne fa nulla”. Concediti di poter migliorare in corsa, impara dai tuoi errori.
Stai vicino a persone che non sono così interessate al perfezionismo, che sanno ridere di sé, che prendono con ironia anche un risultato non proprio brillante (e che ovviamente poi si rimboccano le maniche per “aggiustare il tiro“).
Quando hai deciso di cambiare contattami qui. Con un coach è più facile generare strategie utili, uscire da circoli viziosi che t’incatenano e ti fanno stare poco bene, scoprire i tuoi punti di forza e le strategie per migliorare i tuoi limiti.