
10 Feb Violenza sulle donne, segnali predittivi
Violenza sulle donne, notare i segnali
Purtroppo continuiamo a leggere notizie di cronaca agghiaccianti. Non è ancora finito il secondo mese del 2021, ma le pagine riportano già numerosi omicidi dove il sospetto (aspettiamo comunque la fine dei processi) è un marito, fidanzato o ex…
Come ripeto spesso nei miei articoli la consapevolezza ti renderà libera. Soprattutto se stai vivendo una situazione a rischio. Essere consapevole dei segnali predittivi a una violenza su una donna può significare salvare una vita, oppure liberare una persona da un giogo perverso.
Quali segnali cogliere per le donne?
Tieni conto che, le persone, sono molto più complesse di ciò che può schematizzare un articolo. In ogni caso puoi considerare determinati atteggiamenti e modi di comunicare del tuo partner che dovrebbero farti accendere campanelli di allarme. Nel caso potete rivolgervi a un counselor di coppia, affrontando la questione alla radice ben prima che si agisca violenza sulla donna.
Comunicazione ermetica
Uno dei segnali predittivi è la mancanza di una franca comunicazione. Il partner manifesta disaccordo con lunghi silenzi, sguardi infastiditi. Alle tue sollecitazioni risponde con monosillabi, senza spiegare ciò che non va. Manca un confronto maturo e la ricerca di comprendere il punto di vista dell’altra.
Comportamenti che continuano nel tempo, nonostante i tuoi tentativi di riconciliazione. Anzi sembra che più ti dai da fare, più lui si chiuda.
Tentativi di generare isolamento sociale
Lui è infastidito dalle tue frequentazioni! Che siano amiche, colleghi o la famiglia di origine, userà il senso di colpa per isolarti, per dimostrarti che, quelle persone, non vanno bene per te. Un ricco supporto sociale è nemico della violenza sulle donne, lui cercherà di isolarti con sensi di colpa e frasi tipo:
“non sei mai a casa”
“non sei mai con me… (i nostri figli)”
“una moglie deve stare con il marito”
“quindi mi lasci solo anche oggi?”
Controllo ossessivo, predittivo per la violenza sulle donne
La richiesta continua di dar conto del tuo tempo. Una rabbia ingiustificata se non rispondi al telefono o a un messaggio. L’insofferenza nei confronti d’imprevisti che cambiano i suoi piani.
Questi sono atteggiamenti agiti da chi è ossessionato dal controllo, che maschera una bassa autostima, una forte insicurezza e l’incapacità di gestire le proprie emozioni. Anziché un franco confronto con i propri limiti, il partner cerca di controllare tutto della tua vita.
Generare paura
Un altro segnale predittivo della violenza sulle donne è la tendenza ad agire comportamenti violenti, decontestualizzati alla situazione. Rompere oggetti, picchiare pugni su mobili o muri, prendersela con animali domestici o con ciò a cui tieni. L’evento che scatena questi comportamenti è banale, ad esempio una chiamata a cui non hai risposto, o l’essere rientrata tardi da un incontro fra amiche.
Segnali predittivi della violenza sulle donne, umiliare e minacciare
Spesso ti umilia pubblicamente? Sminuisce i tuoi successi o sottolinea i tuoi limiti?
Capita che ti minacci sottolineando la tua dipendenza economica o di indole? Frasi tipiche potrebbero essere:
“sei una stupida (pazza, incapace, inutile…)”
“non combinerai mai niente nella vita!”
“Senza di me dove vuoi andare?”
“A casa mia comando io!”
Ostacola l’autonomia della partner
Fare resistenza in ciò che può renderti libera è un forte segnale da considerare. Non vuole che lavori (indipendenza economica), non apprezza che studi o ti informi (indipendenza culturale), non gradisce che allarghi la tua cerchia di conoscenza (indipendenza sociale).
Costruire una rete d’isolamento intorno alla partner significa preparare il terreno al dominio e controllo totale. Blocca immediatamente questi comportamenti e resisti alle inevitabili pressioni psicologiche che lui metterà in atto. La ricerca di dominio è un forte segnale predittivo della violenza sulle donne.
Minimizzare o negare
Un forte segnale predittivo della violenza sulle donne è minimizzare fatti di violenza accaduti (o negarli risolutamente).
Spaccare piatti, bicchieri o l’oggetto a cui tenevi di più, non è un comportamento normale e maturo. Neppure giustificarsi con lo stress per il lavoro, il costo della vita, la pressione della società, gli screzi con i colleghi… l’astrologia o il destino.
Un comportamento violento è soltanto… un comportamento violento. L’unica cosa che può aiutarvi è che lui si rivolga a uno specialista (esistono centri per uomini maltrattanti in tutta Italia) e inizi un percorso di consapevolezza.

In ogni caso la responsabilità è sua. Lui deve lavorare su stesso. L’unica tua responsabilità è se rimanere in questa situazione, denunciare o andartene. Questa è l’area di controllo che hai. Certo non è facile, ma ci sono numerosi centri antiviolenza per donne maltrattate. Giusto come esempio puoi dare un’occhiata qui.
Pensare lucidamente in una situazione di violenza domestica non è facile, ma è necessario per costruire scelte e pensare a nuovi scenari che ti ridiano la tua vita, per approfondire puoi contattami qui.