
02 Ago Sport e motivazione
Sport motivazione, la spinta ad andare avanti
Sport e motivazione sono un binomio inseparabile. Nel mio ruolo di mental coach in ambito sportivo vengo spesso chiamato perché un atleta ha perso la motivazione.
Già questo modo di parlare (e parlarsi) lascia spazio a un grosso errore cognitivo. La motivazione non è un oggetto che si può perdere e ritrovare, ma un processo su cui lavorare costantemente riconoscendo dove trae la sua origine e la sua energia.
La motivazione nello sport… fuori e dentro
Quando pensi al tuo futuro in ambito sportivo quali immagini ti vengono in mente?
Tu sul più alto gradino del podio? La folla che applaude? La faccia contrito di quella persona che insisteva che non ce l’avresti mai fatta? I benefici economici che arriveranno?
oppure
La soddisfazione di migliorare allenamento dopo allenamento? Quella piacevole fatica fisica che ti pervade dopo un allenamento ben riuscito? La forza interiore che ti dice che, qualunque ostacolo troverai sulla tua strada, saprai superarlo?
Le prime immagini sono risultato di una motivazione estrinseca (proveniente da fuori) le seconde di una motivazione intrinseca (proveniente da dentro). La prima legata ai risultati, la seconda al processo.

Non basta… volerlo
Anche qui, come nel precedente articolo sull’autoefficacia non basta volerlo. Il percorso verso il successo (sia in ambito sportivo che in altre aree della vita) è lungo, con momenti di calo e momenti di picco emotivo, stanchezza, noia, rinunce e sacrifici… con qualche gratificazione posta nel mezzo.
Volerlo fortemente è sicuramente necessario, desideri, illusioni e aspettative devono essere alti, ma non bastano.
Un altro aspetto da considerare è quanto sei disposto a soffrire per arrivare al risultato. A volte lo scopri semplicemente provando sulla pelle cosa significa allenarti tutti i giorni, seguire un regime alimentare rigoroso, alzare costantemente l’asticella.
Anche le credenze su te stesso e ciò che ritieni di poter fare sono importanti e ti potranno dare (o togliere) energia durante la preparazione.

La motivazione nello sport è anche saper gestire la frustrazione
Vincere una gara è un obiettivo NON sotto il tuo controllo. Hai capito bene, nessun allenamento, stile di vita o mental coach sportivo ti può dare la CERTEZZA di vincere quella competizione. Questo perché ci sono mote variabili non sotto il tuo controllo.
Un corretto allenamento, uno stile di vita sano e l’alleanza con un mental coach possono AUMENTARE le tue possibilità, anche di molto. Tuttavia, saper gestire la frustrazione della perdita fa differenza fra il campione sportivo e quello che si abbatte e rinuncia.
Puntare tutta la tua motivazione nel risultato rischia di lasciarti pesantemente scottato in caso di sconfitta.
La spinta da… dentro
La motivazione intrinseca nello sport è quella spinta sostenuta dal piacere (e il divertimento) nel praticare quel particolare sport. Il piacere di superare te stesso e i piccoli/grandi ostacoli sul percorso. È una dimensione molto personale che riduce notevolmente l’ansia e lo stress, aiutandoti a resistere più a lungo. Un interessante articolo è stato redatto alla Clarkson University paragonando i due tipi di motivazione.
Anche una sorta di “piacere estetico” contribuisce alla motivazione intrinseca. L’elegante esecuzione di un movimento, l’abilità a destreggiarsi con il pallone, la padronanza del proprio corpo durante un salto, la destrezza a liberarsi dagli avversari… Lo sport è anche spettacolo è questo può essere un ottimo rinforzo alla tua motivazione.
Il gruppo dei pari
Le persone che ti circondano sono fondamentali al raggiungimento dei tuoi risultati in ogni area della vita. La motivazione nello sport beneficia di un gruppo altrettanto motivato, similmente appassionato, che sopporta con il sorriso le fatiche della pratica, che sa darti energia quando questa cala o stimolarti durante l’inevitabile noia di allenamenti ripetitivi.
Scegli di chi circondarti quando vuoi qualcosa!
Per mantenere alta la motivazione nello sport
Ricorda sempre perché stai faticando, quali sono gli aspetti importanti per te. Focalizzati su obiettivi sotto il tuo controllo, dove puoi controllare il risultato. Nei periodi di fatica procedi per piccoli obiettivi, ad esempio può essere semplicemente finire la giornata di allenamento.
Utilizza un linguaggio utile. Ad esempio, se non hai vinto una gara “sono una schiappa” è un pessimo modo di parlarti. “Devo lavorare su…” è certamente un linguaggio più costruttivo che pone la tua attenzione agli aspetti da migliorare.
Agisci di più e pensa di meno. Se stai vivendo un momento difficile, startene seduto in casa a rimuginare peggiora le cose. Esci e fai una corsa, o una nuotata, oppure dei palleggi o schiacciate… senza obiettivi o aspettative, ricongiungiti semplicemente alla tua disciplina ritrovando nell’azione il potere di calmarti.
Ogni persona è diversa nel suo approccio allo sport e nella vita, così come è diversa la motivazione di ognuno. Con il supporto di un coach e counselor puoi trovare il percorso migliore per te, definire attentamente i valori importanti e costruire strategie personalizzate che nutrano la tua motivazione.
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